Terapia Breve Strategica

La terapia breve strategica può essere definita “l’arte di risolvere problemi complicati mediante soluzioni apparentemente semplici” (G.Nardone).

La caratteristica distintiva di questo modello di psicoterapia è la capacità di produrre cambiamenti in tempi brevi (generalmente qualche mese) anche nel caso di disturbi molto sofferti, che magari persistono da molto tempo. Non è detto che la soluzione debba essere altrettanto sofferta e prolungata nel tempo.

I diversi modelli di psicoterapia si approcciano alla cura dei problemi umani in modi differenti: chi ne ricerca le cause, chi ne esplora la struttura, chi il funzionamento.

La terapia breve strategica rientra tra questi ultimi: articolata intorno alle 10 sedute, non si occupa delle cause nel passato, bensì l’intervento si concentra sull’introdurre cambiamenti nel presente, raggiungendo gli obiettivi concordati.

L’efficacia e l’efficienza del modello sono garantite da trent’anni di ricerca clinica, svolta dal Prof. G. Nardone presso il Centro di Terapia Strategica e dai suoi collaboratori, che ha permesso di mettere a punto protocolli di intervento per specifiche patologie.

In una Terapia Strategica il rigore della tecnica si unisce alla flessibilità dell’intervento, che viene sempre adattato all’unicità e originalitàà di ogni singolo individuo.

Alla base del modello c’è il costrutto di Sistema Percettivo Reattivo: si intende la modalità ripetuta attraverso la quale la persona percepisce la realtà che vive (nella relazione con se stessa, con gli altri, col mondo), e in conseguenza reagisce, si comporta in un modo piuttosto che in un altro. 

Il problema nasce quando questa modalità di irrigidisce e si crea un circolo vizioso di tentativi e fallimenti, per cui più la persona tenta di superare o aggirare l’ostacolo meno ci riesce, e non vedendo alternative, si sente limitata e di fatto lo è.

L’intervento strategico è in grado di produrre i primi significativi miglioramenti già a partire dalle prime sedute, grazie all’utilizzo di tecniche sofisticate di conduzione della prima seduta (dialogo strategico) e all’utilizzo di piccoli compiti (“prescrizioni”) che il paziente dovràà mettere in pratica tra una seduta e l’altra.

Il percorso ha un duplice obiettivo: quello di eliminare la sintomatologia presentata dal paziente e quello di guidare nella costruzione di un nuovo equilibrio più flessibile e funzionale nella relazione con sè, con gli altri, col mondo.

In questo modo il cambiamento non è solo sintomatico, ma stabile e duraturo, come dimostrano le statistiche dei casi risolti (88%), verificati in appuntamenti di controllo a distanza di 3 mesi, 6 mesi, 1 anno.

Alla base di queste scelte operative c’è la tecnologia evoluta del “knowing through changing”, cambiare per conoscere: a differenza dei modelli più tradizionali, che partono dal definire la problematica sulla base di una teoria di riferimento e poi, dopo averla descritta, cercano di cambiarla, il terapeuta breve strategico conosce il problema mentre cerca di cambiarlo: il lavoro sul cambiamento inizia subito, mentre la spiegazione viene alla fine, poiché è la soluzione a confermare l’ipotesi iniziale sul funzionamento.

In questo modo un problema anche complesso e persistente più essere risolto in tempi brevi, indipendentemente dalle cause da cui è scaturito nel passato.

Domande frequenti

Quanto dura una Psicoterapia Breve Strategica?

La Psicoterapia Breve Strategica è un intervento focalizzato, che si articola intorno alle 10 sedute. La maggior parte dei miglioramenti avvengono già nel corso delle prime sedute; le successive sono dedicate al consolidamento dei risultati ottenuti e alla costruzione di nuovo equilibrio personale.